Italiano: MASCHERA - Volto umano con ampia fronte bombata e occhi circolari, becco di uccello e pelo di scimmia. Per queste caratteristiche ricorda le maschere gagon ("maschera maschile") dei Dan della Costa d'Avorio, i cui occhi, però, invece di essere tubolari sono a fessura. Il becco è probabilmente quello del tucano, animale civilizzatore che in certi miti porta agli uomini la noce e l'olio di palma. Il tucano sarebbe stato il primo essere vivente creato da Dio, prima ancora che fosse stata creta la terra. Per questo motivo, non trovando altro che il vuoto, avrebbe seppellito la madre nel proprio becco.

I Kpelle sono uno dei popoli di lingua mande che, dopo la caduta dell'impero Songhay alla fine del XVI secolo, sarebbero migrati dalle savane verso ovest, nelle foreste costiere. È possibile che l'iconografia delle maschere kpelle derivi dalla sovrapposizione di elementi delle maschere gagon dei Dan e di altri derivanti dalle maschere landau dei Toma della Liberia. Presso i Kpelle come fra i Toma è però presente l'associazione Poro, che invece non esiste fra i Dan. È in questo contesto, probabilmente che questa maschera è stata utilizzata. Il Poro è una associazione ""segreta"" maschile a carattere transetnico che, in un'area di forte diversità culturale e in assenza di stati centralizzati, ha consentito di stabilire legami e rapporti fra le diverse società presenti. Il Poro è gerarchizzato al suo interno in un sistema di ranghi e retto da un consiglio degli anziani. A presiedere il consiglio, fra pari, è il dazo, capo che media fra i Poro e il resto della società. Considerato incarnazione o guardiano del ""demone della foresta"", ha anche il controllo di demoni minori che si manifestano attraverso le maschere e di cui è il portavoce.

Le maschere kpelle sono legate a società particolari e gerarchizzate (società del serpente, del leopardo...), ciascuna con spiriti propri, che sono probabilmente estensioni del Poro.